ò Scritto il 11/09/2007
Amore amaro
accompagnatemi al treno.
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I Dolori del Giovane e^x - Parte Seconda Scritto il 02/07/2007
Vorreti ricordare a tutti gli ascoltatori che in questo radio-blog è stata già presentata la prima parte di questo radio-dramma.
Ma passiamo senz'altro alla PARTE SECONDA.
Buon ascolto.
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Track #4 Scritto il 26/03/2007
I'm doing fine (Day One)
Everyone has their own centre to this universe but it stops right there And kids who try and see it all writing graffiti on the wall but it stops right there And were all in the know from one television show but it stops right there And take care of yourself cause its all about ourselves and it stops right there
I'm lost looking in a sea of faces everywhere Now where did she go? I need to find her quickly to immerse my insecurity I'm lonely amongst these people And I need to feel love and I need to feel part of something Is that strange? And why are they reluctant to talk and why do they look alone when they walk? I see a face but no names
But despite my confusion I've come to the conclusion that people need people it's something I forget but I've come to accept that people need people
And I'm alright, and I'm ok I'm surviving well without you And what did you want and what did you expect Did you want me to still talk about you?
No, no way I'm on my own now and doing fine ( and doing fine )
And anyone can give money to a good cause but it stops right there And anyone can sign a petition to change the law but it stops right there And we can believe in socialism or any theorism but it stops right there And take care of yourself cause its all about yourself and it stops right there But I'm not part of this I'm not seeing what theyre seeing I'm staring at the ceiling to the world to see what is lying on the horizon maybe I'll see you again someday girl
But despite my raw deal I still feel that people need people it's something we forget but we must accept that people need people
And I'm alright and Im ok I'm surviving well without you And what did you want and what did you expect did you want me to still talk about you?
No, no way I'm on my own now and doing fine
I'm doing fine
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B***t Scritto il 12/03/2007
Avevo già pronta una lunghissima recensione che spiegava per filo e per segno quanto trovo abominevole (<--eufemismo) questo film.
Non la riporto sul blog perché ne ho trovata una in sintonia con la mia su uno dei miei siti musicali preferiti, SentireAscoltare.com, e scritta sicuramente meglio :D
Borat - Studio culturale sull'America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan (di Larry Charles, Usa 2006) di Giuseppe Zucco
Borat è uno di quei film che meriterebbero la stroncatura perfetta, una sorta di squalifica dal mondo del cinema senza se e senza ma. Non solo è un brutto film, ma è anche lontano anni luce da molta critica che lo ha descritto, di volta in volta, come un brutale sovvertimento delle regole del comico, o come la più estrema parodia della società americana. C’è solo una parola che spiega tutto fino in fondo: trash. E non sarebbe un caso se presto, o perfino già adesso, il film venisse classificato come cult – un deposito da cui attingere battute, situazioni, micidiali volgarità e sgrammaticature varie.
In Italia, un film del genere è apparso nelle sale nel lontano 1977: ma Berlinguer ti voglio bene, diretto da Giuseppe Bertolucci, e interpretato dal giovanissimo esordiente Roberto Benigni, non ebbe la stessa fortuna. Fu un flop al botteghino, e tornò a rivivere più tardi, quando le videocassette portarono il cinema a domicilio. Ma entrambi i film, nonostante le diversità, e il modo sgangherato in cui sono girati, hanno in comune la figura del protagonista: due personaggi – ma soprattutto, due comici di professione – capaci di illum1nare, con un’esplosione sorprendente di oscenità, tutte le bassezze, le debolezze, i pregiudizi che si nascondono , e segretamente alimentano, la modernità.
Borat non è un film politically correct, ma è un assurdo road-movie nel ventre molle dell’America. C’è di tutto, e Sacha Baron Cohen - l’attore/autore che dà faccia e corpo al giornalista inviato dal Kazakistan per girare un reportage sugli Usa - non risparmia niente e nessuno. Il viaggio coast to coast, da New York alla California, gli permette di incontrare mondi e gruppi sociali differenti. E se nella liberale New York gli è più facile prendere di mira gay e femministe, nel profondo sud non può far altro che impallinare eleganti razzisti e commercianti antisemiti. Ma non sono presenti dei veri e propri ritratti. I personaggi secondari che affollano il film vengono restituiti da rapide pennellate e da subito si intuisce che, alla riflessione e alla denuncia, si preferisce il catalogo e la quantità degli stereotipi sui razzismi e i tabù sociali. Certo, a tratti, soprattutto nella prima mezzora, si ride. Non ci si vergogna affatto e anzi, quel ridere, ci rende davvero progressisti: fuori dalla logica opprimente del politicamente corretto, segretamente in sintonia con l’inconscio sociale e le teorie del capro espiatorio.
L’ironia, di questi tempi, è acqua salvifica sull’incendio dei fondamentalismi, la risposta migliore, poiché come sostiene Umberto Eco: “Solo di fronte al riso la situazione misura la sua forza: quello che esce indenne dal riso è valido, quello che crolla doveva morire ”. Solo che qui non crolla un bel niente, l’ironia non è al servizio della verità, la risata non smaschera e non evidenzia. Borat sembra solo avanzare l’amara certezza che i pregiudizi non scompariranno mai, proprio perchè sono parte di noi, molto di più di quanto siamo disposti ad ammettere.
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Track #3 Scritto il 02/03/2007
Wind in the Wires (Patrick Wolf)
Wind in the wires It’s the sigh of wild electricity I’m on the edge of a cliff Surpassing Comfort and security
But here comes a gale A crippling anger Sea birds are blown Into the rocks Grace is lost to thunder
Thunder Pressure Getting Lower
But see her waters break Rain falling to the sea Into a granite wave
A unit A family
It’s just a sigh Just a sigh
This wild electricity Made static by industry Like a bird in an aviary Singing to the sky Just singing to be free
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Brivido Terrore e Raccapriccio Scritto il 10/02/2007
WARNING: American Dream may cause DEATH or serious INJURY
http://www.youtube.com/watch?v=8h710ptFIMk&eurl=
Oggi ho trovato questo videoclip, strano che non l'abbia mai visto prima d'ora...mmm... Ora la canzone acquista piu' senso, oltre a risalire di qualche posizione nella mia classifica delle opere dei RH.
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Track #2 Scritto il 06/02/2007
Cenere (Marta sui Tubi)
Odio sorprendermi e stare a un passo dal bisogno di volere fare ancora un passo in più Sei schiuma sulle onde dei pensieri che si affannano sulle rocce calde di quest'isola
Comprerei da te ogni sorta di magia ma se tu vendi solo fuoco brucerò sulla mia stessa cenere
E come anelli intorno al nulla galleggiamo nell'inganno di un sorriso che ci schiaccia ma che non c'incastra più cerchi concentrici se vuoi Remavo contro ai tuoi miracoli gettavo ombre sui miei limiti e non ho più... più pensato ai sogni che ora...
Comprerei da te ogni sorta di magia ma se tu vendi solo fuoco pagherò sulla mia stessa cenere
(canzone di per sè molto emozionante, vista/sentita dal vivo poi... )
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Track #1 Scritto il 29/01/2007
Please, Please, Please Let Me Get What I Want (Morrissey-Marr)
Good times for a change See, the luck I've had Can make a good man Turn bad
So please please please Let me, let me, let me Let me get what I want This time
Havent had a dream in a long time See, the life I've had Can make a good man bad
So for once in my life Let me get what I want Lord knows, it would be the first time Lord knows, it would be the first time
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:'( Scritto il 24/01/2007
Addio grandissimo...

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I Dolori del Giovane e^x Scritto il 22/12/2006

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Poesie (2). Scritto il 10/11/2006
Ora diche una poesie.
Ogni mattina (di Brunello Robertetti)
Ogni mattina come Narciso si specchia nel ruscello retrovisore, io mi specchio in te, e nei tuoi occhi mi rado.
La prima lama solleva il pelo, la seconda lo taglia, la terza gode.
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Poesie. Scritto il 26/10/2006
Ora diche una poesie.
L'amore (di Brunello Robertetti)
L'amore è cieco: non guarda in faccia a nessuno non fa fotografie eccetera.
L'amore è sordo: non sente ragioni non sente giustificazioni c'ha un walkman mai usato (sta ancora nella scatola).
L'amore è muto: tace e lascia che sia il cuore a parlare sta zitto quando non è interrogato sta zitto quando è interrogato sta zitto, non classificato.
L'amore è pensionato: non esce mai di casa si guarda la televisione si sente la radio con tutto che è cieco e sordo.
L'amore è analfabeto: sbaglia tutte le effe le stanghette sulle erre mette i puntini sulle emme firma con la X.
Ma quando l'amore chiama quando si rivolge a te che avevi rinunciato ai sentimenti quando ti chiama e parla al tuo cuore una cosa c'è da dire: c'ha un alito micidiale.
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