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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E
nicux
Inserito il - 16/04/2004 : 13:37:45 mi sembra importante mettere in luce una problematica che, in quanto informatici in erba, dovrebbe interessarci tutti...
vi riporto un articolo che ho scritto per il LUG di brindisi (vedi firma) e vi invito a dire la vostra sull'argomento:
===================================================================== Perchè lo sciopero web.
La manifestazione di protesta, che ha visto convolti pressocchè tutte quelle realtà che supportano e promuovono il software libero in Europa, ha lo scopo di dare un segnale forte di dissenso verso la proposta di legge europea che prevede l'obbligo dei brevetti sul software nell'Unione Europea. Senza opportuni emendamenti, ciò implicherebbe l'illegittimità della distribuzione libera del software non brevettato. Non solo, non vi sarebbe alcuna garanzia a tutela dei produttori di software che non formalizzassero un brevetto sulla propria opera, qualora altri in possesso del prodotto lo facessero per proprio conto. Una appropriazione indebita legalizzata a danno degli sprovveduti e dei fautori della distribuzione libera.
L'introduzione dei brevetti non avrebbe altro effetto se non quello di penalizzare la ricerca, l'innovazione, le piccole software house e, più di tutti, gli utenti finali. Intanto, in vista del varo di tale provvedimento, le maggiori case produttrici, da Microsoft a Ibm, stanno spendendo grandi energie creando interi reparti che si dedicano esclusivamente alla preparazione di centinaia di brevetti, per poter monopolizzare il mercato e bloccare di fatto l'attività dei piccoli produttori. L'obiettivo è, chiaramente, quello di provocare un aumento rilevante dei costi di produzione del software e la scomparsa di molte risorse e servizi ora gratuiti sulla rete.
In realtà sul tema brevetti il dibattito coinvolge entrambe le sponde dell'Atlantico. Da una parte ci sono i sostenitori della brevettabilità, convinti che sia necessario garantire, tramite brevetti, idonei ritorni economici rispetto agli investimenti per la creazione di nuovi software. Dall'altro lato, invece, ci sono gli oppositori, secondo i quali la brevettabilità implicherebbe un aumento dei prezzi per gli utenti finali, rallentando cosi' l'innovazione.
E’ proprio in questo ambito che si gioca un vero e proprio braccio di ferro tra Microsoft e il mondo Linux. Infatti attualmente, grazie al libero intervento di comunità di informatici sparse in tutto il mondo supportate da aziende come Ibm, Hewlett-Packard, Intel, Computer Associates, Nec e Fujiitsu, lo sviluppo dei sistemi operativi Linux ha fatto passi da gigante. Linux ha già segnato non pochi punti a suo favore nella sua rincorsa al colosso informatico di Seattle e al suo sistema operativo Windows, il cui sostanziale monopolio comincia seriamente a vacillare.
E’ interessante la notizia di pochi giorni fa per la quale il governo brasiliano ha deciso di adottare questo sistema operativo per tutte le sue applicazioni informatiche. Cinque dei ministeri più importanti hanno già cominciato la migrazione dal Windows al Linux. ''Il governo brasiliano vede nel software libero, come Linux, un'opportunità perchè il paese passi dall'importazione di tecnologia alla creazione e sviluppo autonomo, e crediamo che questo valga per gran parte dei paesi in via di sviluppo – ha spiegato Sergio Amadeu Silveira, presidente dell'Istituto brasiliano di tecnologia dell'informazione (Iti) - Un governo serio non usa software proprietario, che non si sa veramente se fa quello che afferma di fare, in missioni critiche''.
Silveira non ha citato espressamente la Microsoft e il sistema Windows, ma l'allusione è chiara. ''Quando l'ho affermato al vertice mondiale della Società dell'Informazione a Ginevra in dicembre, il rappresentante americano mi ha replicato che questo principio è inaccettabile'', ha aggiunto Silveira.
E' peraltro singolare e significativo come la voce di protesta diffusa da migliaia di siti sulla rete in tutta Europa stia passando sotto silenzio, è necessario allora che tutte le realtà coinvolte approfondiscano i termini della questione e ne diano pubblicità. Occorre fare chiarezza e informare tutti su questo tema contro il quale, evidentemente, centri di potere lavorano per tumularlo nella fossa dell'indifferenza. =====================================================================