V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Nilio88 |
Inserito il - 08/12/2010 : 15:55:36 Vorrei sapere, da qualcuno che ha esperienza nell'utilizzare questi sistemi operativi, le più importanti differenze trai tre. Inoltre quale dovrebbe essere l'OS più adatto per un informatico? In aula, durante le lezioni, ho notato che abbastanza studenti possiedono un MacBook: sarebbe quella la scelta giusta? |
17 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
gigietto |
Inserito il - 25/09/2016 : 10:33:23 Linux per i server! Windows x tutto! Macos per graficamontaggioquello di cui è stato fatto il porting ... |
GiganteBaba |
Inserito il - 25/12/2010 : 10:33:38 la domanda del secolo senza una risposta... Io passo da Ubuntu a Seven a intervalli di tempo regolari (3 mesi l'uno e 3 mesi l'altro). Non so da cosa dipende, forse quando ho voglia di giocare vado su Seven e quando voglio smanettare Ubuntu. Comunque se si può vanno provati tutti. Poi in base allo stato d'animo del giorno scegli . |
battistis |
Inserito il - 24/12/2010 : 11:41:28 se sai usarli tutti e 3 e ci aggiungi un po' di unix, qualche protocollo di rete, un po di bash, una ccna, qualche nozione di roba server windows che usano le pmi ecc...
diventi un bravo sistemista :D
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pbolo |
Inserito il - 19/12/2010 : 22:50:02 A prescindere ha ragione x(ma+bu) |
Chilavert |
Inserito il - 19/12/2010 : 20:21:05 Citazione: Messaggio inserito da pbolo
Citazione: Messaggio inserito da genius
Il quadro che mi sono fatto uscendo dall'università di Bari è che windows è davvero un sistema operativo consumer, per le casalinghe e la gente che si trova il sistema operativo già installato sul pc e ritiene troppo costoso o poco utile 'voltare pagina'.
La mia esperienza è un po' diversa. In azienda io e il mio gruppo assistiamo una ventina di server al giorno. La maggior parte sono server windows. Non mancano i server linux e come accenni tu anche unix ma di fatto la grande maggioranza sono windows.
Condivido l'affermazione che windows è un os consumer ma di fatto è usato in larghissima scala nel business
Vabbè ma non se ne può fare un discorso basato sul lavoro... ad esempio, se dovessi basarmi sul lavoro che faccio io, del sistema operativo non me ne frega una mazza fritta :) |
genius |
Inserito il - 19/12/2010 : 20:19:56 Bè, alla fine credo dipenda sempre dall'ambito professionale ;) |
pbolo |
Inserito il - 19/12/2010 : 15:22:48 Citazione: Messaggio inserito da genius
Il quadro che mi sono fatto uscendo dall'università di Bari è che windows è davvero un sistema operativo consumer, per le casalinghe e la gente che si trova il sistema operativo già installato sul pc e ritiene troppo costoso o poco utile 'voltare pagina'.
La mia esperienza è un po' diversa. In azienda io e il mio gruppo assistiamo una ventina di server al giorno. La maggior parte sono server windows. Non mancano i server linux e come accenni tu anche unix ma di fatto la grande maggioranza sono windows.
Condivido l'affermazione che windows è un os consumer ma di fatto è usato in larghissima scala nel business |
genius |
Inserito il - 15/12/2010 : 19:06:00 si tratta si metodi informatici (soprattutto di data mining, pattern matching e apprendimento automatico) applicati alla biologia, per esempio nella scoperta di connessioni tra proteine e malattie, per la modellazione delle molecole, etc etc... |
Nilio88 |
Inserito il - 15/12/2010 : 18:02:51 Beh genius, mi sei stato di aiuto! Ma anche a te una domanda mi è alquanto obbligata dopo aver letto quello che hai scritto: di che si tratta la bioinformatica? |
Faffachan |
Inserito il - 15/12/2010 : 11:36:17 Citazione: Messaggio inserito da genius
Ovviamente come già detto da Crystal, non è mai bello per professionisti dell'informatica diventare fan di un sistema operativo. Piuttosto è utile scegliere consapevolmente secondo il proprio gusto, le proprie esigenze e la propria filosofia su quali sistemi operativi concentrare la propria conoscenza, restando cmq informati su quei SO che si è reputati non meritevoli del proprio interesse (anche per ricredersi in futuro su di essi ;)).
Come non quotarti? E' nostro dovere conoscerli tutti, non dico perfettamente, ma almeno in modo da saperli utilizzare un minimo. E' uno scandalo che nel Corso di Laurea in Informatica a Bari esista solo Windows. |
genius |
Inserito il - 14/12/2010 : 23:29:13 Nilio, ciao, ho letto un pò di cose in questo thread. Alcune le condivido, altre meno. Questa è la mia esperienza.
Non lavoro in IBM, ma per Exprivia. In ufficio ho un portatile aziendale su cui, per prima cosa, ho installato ubuntu (windows 7 me l'hanno installato di default ma non l'ho praticamente mai usato). Uso Linux in ufficio perchè secondo la mia esperienza è più configurabile, meno stressante e meglio adatto alle esigenze di un informatico, soprattutto se si ha a che fare per tutto il tempo con le reti. Inoltre i sistemi su cui lavoro utilizzano tutti red hat enterprise e posso dirti con ragionevole sicurezza che nel mondo enterprise spesso si incontrano sistemi linux o ancor più unix.
A casa ho un macbook pro comprato ad aprile, ed in precedenza ho usato un macintel di prima generazione (maggio 2006). A casa mia giù a Molfetta mio fratello usa un iMac (è un fotografo, non un informatico) e ho configurato per mia madre e mia sorella un fisso con ubuntu. Ho eliminato in un sol colpo tutti i problemi di virus, malware, firewall, etc etc, ed apprezzo le macchine apple soprattutto per stabilità reattività ed usabilità.
Aggiungo qualche informazione a quelle date da faffachan: sui sistemi linux putty è 'installato di default', nel senso che non serve perchè tutte le funzionalità in esso presente sono già disponibili come funzionalità del sistema operativo; per le macchine virtuali è assolutamente ottimo VirtualBox (ex Sun, ora Oracle). Usa anche i file disco creati con vmware ed è free ed in parte opensource. A proposito di questo, anche MacOSX è in parte opensource (in realtà il codice closed è 'solo' quello del motore grafico cocoa), per il resto è una versione derivata da openBSD (un'implementazione del SO Unix) il cui nome è Darwin.
Detto questo condivido l'opinione di tutti voi riguardo il nostro corso di laurea: si dà troppo poco spazio ai sistemi unix/linux. Da poco mi sono iscritto a Bioinformatica qui a Roma ed ho scoperto che in ambito scientifico windows è usato davvero poco (ho esperienze anche riguardo la ricerca in astrofisica).
Il quadro che mi sono fatto uscendo dall'università di Bari è che windows è davvero un sistema operativo consumer, per le casalinghe e la gente che si trova il sistema operativo già installato sul pc e ritiene troppo costoso o poco utile 'voltare pagina'. Non nego cmq, che esistano ambiti (anche in informatica) in cui non se ne può fare a meno, ma per mia fortuna/meriti sono riuscito fino ad ora a starne alla larga.
Ovviamente come già detto da Crystal, non è mai bello per professionisti dell'informatica diventare fan di un sistema operativo. Piuttosto è utile scegliere consapevolmente secondo il proprio gusto, le proprie esigenze e la propria filosofia su quali sistemi operativi concentrare la propria conoscenza, restando cmq informati su quei SO che si è reputati non meritevoli del proprio interesse (anche per ricredersi in futuro su di essi ;)).
Spero di esserti stato di aiuto senza alzare flame di alcun tipo (su questi argomenti è sempre un rischio molto alto :D).
Ciao, Luca |
Nilio88 |
Inserito il - 14/12/2010 : 22:15:05 Che dire... La risposta di Crystal mi è piaciuta molto! In effetti penso che un informatico non debba chiudersi in un solo OS ma conoscerne di più (e poi io odio a morte i fanboy di Apple). Io ho esperienza solo con Windows e, per quanto ho sentito dire da quando mi sono immatricolato, ho sentito parecchie critiche negative a riguardo. Per questo ho aperto questo post sperando che qualcuno più esperto mi sapesse mostrare "la retta via". Comunque anch'io possiedo una copia di Ubuntu (versione 9.10, lo faccio partire da cd) ma la uso solo quando devo formattare la pen-drive quando la porto ad una cartolibreria per stampare i casi di studio (poiché spesso e volentieri si intrufola un virus). Non sapevo che ci fossero effettivamente dei utilizzatori di Unix/AIX/Solaris per i loro server. A quanto pare, FAFFACHAN, IBM ti sta dando un'opportunità di allargare i propri orizzonti nel mondo dell'informatica, cosa che spero di avere anch'io una volta fuori. |
Faffachan |
Inserito il - 14/12/2010 : 09:38:32 Perché non provi, se hai un computer vecchio che non ti serve più, a installarci una distribuzione di Linux tipo Ubuntu? I CD per l'installazione te li puoi scaricare oppure te li fai spedire a casa. Se invece vuoi provare un Mac, a Bari in corso Vittorio Emanuele c'è C&C Consulting... a volte organizzano dei tour guidati di MacOS in cui mostrano le caratteristiche del sistema operativo. Se prendi appuntamento mi sa che te lo fanno anche "on demand" :D |
Faffachan |
Inserito il - 14/12/2010 : 09:36:00 Ciao Nilio88, in IBM realizziamo e installiamo software a livello enterprise, e nella maggior parte dei casi i clienti usano Linux/Unix/AIX/Solaris come sistemi operativi per i loro server. Ecco perché quando devi installare/configurare qualcosa dal cliente, devi conoscere il sistema operativo e anche le cose che ti ho detto (vi è un editor di testo da command line, Putty serve per conettersi a un server tramite telnet o SSH, i file .sh sono degli script che si possono eseguire come i file .bat in Windows e il time server serve per sincronizzare gli orologi di tutti i server con un sistema centrale in modo che abbiano tutti lo stesso orario). Molte cose per fortuna si trovano su Google, ma le prime volte che i clienti si rendevano conto che io non le sapevo, facevo una figura barbina. In Francia o in Germania è impensabile che uno studente esca dalla triennale di Informatica senza conoscere un minimo di amministrazione di un server Linux.
Comunque, tornando in topic, quoto Crystal: in molti casi la scelta dipende anche dalla filosofia di vita. E in questo caso, se preferisci la libera condivisione delle informazioni, e la totale apertura del sistema (open source) Linux la fa da padrone. Ad esempio Ubuntu si scarica e si installa gratuitamente e anche io l'ho usato per circa 6 mesi e mi sono trovata benissimo. Mi piacerebbe anzi rimpiazzare il mio RedHat con Ubuntu sul Thinkpad, ma non lo faccio per mancanza di tempo. Il problema è che spesso serve del software che c'è solo su Windows. In questi casi, risolvo con VMWare Workstation e uso le macchine virtuali. C'è da dire però che VMWare Workstation costa se uno vuole comprarlo, mentre per fortuna noi in IBM abbiamo una licenza gratuita. In alternativa, si potrebbe usare Wine, oppure un dual boot (il che ti obbliga a installare sulla macchina entrambi i sistemi operativi Windows e Linux e a scegliere quello che vuoi far partire al boot del computer). Inutile dire che però non c'è immediatezza (VMWare ci mette 3 minuti a partire e poi bisogna aspettare che Windows si avvii...). Se usi un dualboot devi riavviare la macchina ogni volta che vuoi switchare sistema operativo...
Apple e Windows sono invece sistemi proprietari (significa che il codice sorgente del sistema operativo non è distribuito liberamente, e quindi non è possibile per utenti esterni modificarlo e adattarlo a proprio piacimento, come avviene per Linux; inoltre si paga per ottenerli - la licenza di MacOSX Snow Leopard costa circa 100 euro mentre quella di Windows 7 credo di più). L'open source più che un termine strettamente informatico è un modo di pensare che consiste nella libertà di accesso all'informazione e alla diffusione di formati standard e che non siano proprietari. Il punto però, per quanto mi riguarda, è che ho sempre messo al primo posto l'usabilità di un sistema operativo, e qui a mio parere MacOS non ha rivali. Io con il computer lavoro 9 ore al giorno e mi piace farlo con uno strumento che mi soddisfa pienamente. Non mi importa di pagarlo di più (i Mac sono leggermente più costosi a parità di hardware) se poi ho la qualità che mi aspetto da un oggetto con il quale devo entrare quasi in simbiosi. Se potessi, come ho detto, prenderei un Macbook per lavorare, ma non possiamo perché IBM ha un accordo con Lenovo e quindi i Thinkpad per i dipendenti li comprano da loro pagando molto meno :) |
crystal86 |
Inserito il - 14/12/2010 : 00:02:47 Dietro la scelta di un sistema operativo potrebbe esserci anche una scelta di filosofia: open vs. closed cioè libera informazione verso chiusura totale del sistema.
L'unico consiglio è di provare i sistemi operativi e poi scegliere quello che ti piace o ti "fa sentire meglio". Comunque rimane il fatto che una conoscenza di tutti i sistemi è sempre un'ottima cosa.
Altro consiglio: non entrare nella cerchia dei funboy cioè non scegliere un sistema operativo e poi difenderlo fino alla morte! Fai la tua scelta e cerca sempre un colloquio costruttivo con chi utilizza altri sistemi.
Personalmente uso Ubuntu: mi trovo bene per fare la maggior parte delle cose che faccio da informatico. A volte utilizzo windows ma perchè costretto in quanto alcuni sw sono disponibili solo per windows. Sul mondo Apple non avendolo mai provato non saprei dirti molto: resta di fatto che la loro politica di vendita e di marketing non mi ha mai abbindolato...ma qui cadiamo in un discorso che va fuori dalla tua domanda.
Spero di esserti stato utile. |
Nilio88 |
Inserito il - 13/12/2010 : 22:28:29 Grazie per aver risposto, Faffachan. Per un po' di giorni ho temuto che nessuno avrebbe mai risposto a tale domanda nonostante sia di natura informatica... Quello che fate a IBM è un bel po' interessante! Scusa una domandina, ma perché non ti vogliono far usare un macbook a lavoro? Comunque il docente di sistemi operativi, di recente, spiega ANCHE Linux ma ne dedica una piccola parte al riguardo, ne risulta che neanch'io so cosa siano VI, putty, i file .sh o come configurare un time server. (Credo che bisognerà studiarseli quando serviranno)
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Faffachan |
Inserito il - 13/12/2010 : 15:59:17 Prevedo già un flame di svariate pagine su questo argomento! :D
Allora ti rispondo con la mia opinione: non esiste una scelta giusta in assoluto, ognuno sceglie il sistema operativo a seconda di quello che ci deve fare e di quello che preferisce.
Io ho un computer Thinkpad che uso per lavoro e un portatile e un fisso a casa che uso per scopi personali.
Al lavoro uso Linux. L'ho preferito perché a parità di hardware (un Thinkpad X200s) il mio RedHat è molto più veloce, stabile, non crasha mai e non ho lo stress dei virus e soprattutto delle stramaledette patch di Windows XP, che escono quasi settimanalmente e che siamo obbligati a installare dall'azienda (se non li installi, ti riavviano la macchina da remoto, magari proprio mentre stai lavorando -.-). C'è da dire che la mia non è un'analisi assoluta ma relativa al modo in cui il computer viene usato: su Windows siamo obbligati ad avere una 20ina di programmi IBM che cercano di arginare i problemi di sicurezza di XP ma contemporaneamente rallentano la macchina in maniera abnorme. Su Linux per fortuna non c'è niente di questo. Inoltre il fatto che devo continuamente andare dai clienti che magari mi danno le loro penne USB perché hanno bisogno di documenti non mi crea alcuna preoccupazione in termini di virus perché la maggior parte di essi funzionano solo con Windows, quindi su Linux sono innocui. Credo comunque, ma questo è un discorso che esula dal sistema operativo scelto per uso personale, che un Informatico debba conoscere, oltre a Windows, almeno Linux, che ai miei tempi al DIB non veniva usato né tantomeno spiegato agli studenti, né era incoraggiato il suo uso. Con il risultato che sono arrivata all'IBM e non sapevo cosa fossero VI, Putty, come si configurasse un time server, come funzionassero i file .sh...
I miei due computer di casa invece sono rispettivamente un Powerbook G4 del 2006 e un iMac comprato a Natale 2007 da mia cugina. Preferisco i computer Apple principalmente perché amo il sistema operativo MacOSX, che è stabile, veloce, non c'è l'assillo di virus / formattazione / deframmentazione, e ha un'ottima usabilità, cosa sulla quale alcune distribuzioni di Linux peccano abbastanza. Non sono una che gioca con i computer quindi non ho necessità di dover cambiare i componenti hardware interni. I Macbook ultimamente stanno rosicchiando quote di mercato alle altre marche di produttori di computer, e da uno studio è emerso che in moltissime università americane ormai gli studenti usano solo Macbook, anche grazie agli sconti che l'azienda pratica per coloro che studiano o sono insegnanti (pari al 6% del prezzo, che per quanto non è molto, perché i Mac sono costosi, è comunque qualcosa). Anche il mio ragazzo ha un Macbook che è stato comprato nel 2007 negli Stati Uniti e nel 2010 dopo 2000 e più cicli di carica è in grado di lavorare ancora per 4 ore senza collegamento all'alimentazione.
Se potessi usare un computer Apple per lavoro, cambierei immediatamente (ma purtroppo IBM non ce lo permette). |
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