L'inno del corpo sciolto (Roberto Benigni) E questo è l'inno-o del corpo sciolto lo può cantare solo chi caca di molto se vi stupite la reazione è strana perchè cacare soprattutto è cosa umana. Noi ci svegliamo e dalla mattina il corpo sogna sulla latrina le membra posano in mezzo all'orto e questo è l'inno, l'inno sì del corpo sciolto. Ci han detto vili, brutti e schifosi ma son soltanto degli stitici invidiosi ma il corpo è lieto, lo sguardo è puro noi siamo quelli che han cacato di sicuro. Pulirsi il culo dà gioie infinite con foglie di zucca di bietola o di vite quindi cacate perchè è dimostrato ci si pulisce il culo dopo aver cacato. Evviva i cessi, sian benedetti, evviva i bagni le toilettes e i gabinetti, evviva i campi da concimare viva la merda e chi ha voglia di cacare. E se parlo con un demente un fetente un ignorante mi levo la giacca e la cacca gli fo Il bello nostro è che ci si incazza parecchio, ci si calma solo dopo averne fatta un secchio La vogliam reggere per una stagione e con la merda poi fare la rivoluzione! Pieni di merda andremo a lavorare poi tutto un tratto si fa quello che ci pare e chi ci dice te fai questo o quello, gli cachiamo addosso e lo copriamo fino al cervello. Non sono stato mai così giocondo viva la merda che ricopre tutto il mondo. E' un mondo libero un mondo squacquera perché spillacquera di qua e di là Cacone! Merdone! Stronzone! Puzzone! La merda che mi scappa si spappa su di te!!!